Come si organizza un trasloco? Guida e consigli

Traslocare da una casa a un’altra può essere molto difficile e stressante. Si tratta di un’operazione lunga, soprattutto perché lo si fa tra gli impegni lavorativi e personali. 

Preparazione, scatoloni, burocrazie e faccende post-trasloco: le cose da fare sono molte. Per questo organizzazione e pianificazione sono fondamentali. Ma come fare? Per fortuna ci sono molti trucchi e consigli per rendere quest’esperienza più efficiente e meno stressante.

Come organizzare un trasloco: parola d’ordine

Per affrontare un trasloco in modo più rilassato è importante arrivare alla data stabilita con tutto pronto. Per questo la prima cosa da fare è una tabella di marcia. La vecchia casa dovrà essere vuota, tutte le cose dovranno essere messe nelle scatole o nei contenitori, meglio se catalogate in base a dove andranno nella casa nuova.

Cominciamo a identificare le varie fasi del trasloco e vediamo come organizzarle al meglio. Queste sono principalmente tre: 

  1. selezionare le cose da spostare e quelle da buttare;
  2. imballare e catalogare
  3. spostare e sistemare le cose nella nuova casa.

1. Cose da eliminare prima di un trasloco

Il trasloco è un’ottima occasione per lasciare andare tutte quelle cose che non usiamo, ma che occupano spazio in casa. Questo renderà il trasloco più leggero. Ciò è ancora più vero se ci stiamo trasferendo in una casa più piccola.

Un modo per capirlo è chiedersi di fronte a un oggetto: da quanto tempo non lo uso? Se la risposta è un lungo periodo, allora perché portarselo dietro? Non stiamo parlando solo di suppellettili e vestiti, ma anche di mobili; soprattutto per quest’ultimi, infatti, è bene prendere le misure e valutare se (e come) questi potranno stare nella nuova casa.

Attenzione però. Se in buono stato molti oggetti possono essere rivenduti o donati. Un bel modo per incentivare un’economia circolare ed evitare gli sprechi. Quelli rotti, invece, è importante buttarli nell’isola ecologica, seguendo le regole del proprio comune. 

2. Imballare e catalogare

Scatole e trasloco: non sembra possibile l’uno senza l’altro. Sempre nell’ottica del riciclo e di ridurre il nostro impatto ambientale evitiamo di comprare scatoloni nuovi (laddove è possibile). Di scatoloni appena usati abbondano i supermercati, i mercati o le ditte. Inoltre, anche le borse di tela o le valigie possono essere un ottimo strumento!

È importante iniziare a mettere nelle scatole tutti quegli oggetti che non usiamo nel quotidiano: quadri, suppellettili, libri e così via. Onde evitare che le cose si danneggino durante gli spostamenti è necessario imballarli. Per gli oggetti più delicati possiamo usare i più ecologici pezzi di cartone, vecchi stracci e giornali che svolgono bene questa funzione al posto del diffuso pluriball di plastica. 

Nel momento in cui mettiamo le cose nelle scatole può essere utile catalogare gli oggetti che mettiamo dentro. Questo ci permetterà di sapere dove sono le cose in caso di necessità, ma aiuterà anche in caso di sistemazione delle cose nella nuova casa.

3. Spostare e sistemare le cose nella nuova casa

Una delle parti più importanti del trasloco, e più impegnative, è lo spostamento di mobili e scatoloni. Ovviamente la scelta del mezzo da usare riguarda la distanza. 

Nella maggior parte dei casi, i traslochi avvengono tra città vicine. Le soluzioni a questo punto sono tante. Si possono fare diversi viaggi con l’automobile oppure noleggiare un furgone. Quest’ultimo diventa necessario soprattutto quando ci sono mobili molto alti. In ogni caso la scelta migliore oggi per ridurre il proprio impatto ambientale è scegliere anche in questi casi il noleggio di veicoli elettrici, oramai sempre più diffusi nei servizi di noleggio.

Una volta terminati gli spostamenti sarà il momento di sistemare gli oggetti. La catalogazione delle cose negli scatoloni, infine, è un ottimo modo per riordinare tutte le cose nella nuova casa. 

Tempistiche, burocrazia e bollette

Quanto tempo ci vuole per fare un trasloco? Ovviamente rispondere a questa domanda è molto difficile perché dipende da tantissimi fattori, in primis la distanza tra le case, il numero di mobili e le persone che partecipano ai lavori.  

I traslochi su lunga distanza possono anche superare le 18 ore. Per un trasloco comune possiamo invece considerare dalle 8 alle 12 ore, sparse nell’arco della settimana. 

Un aspetto del trasloco che non bisogna dimenticare e che richiede di agire per tempo riguarda la fornitura di energia. Cosa fare in caso di trasloco? Segui i nostri suggerimenti nell’ articolo che spiega nel dettaglio come gestire le forniture durante il trasloco.

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