Come scegliere le fasce orarie dell’energia elettrica

Sono tanti i modi per risparmiare sulla bolletta dell’elettricità: possiamo rinnovare i nostri elettrodomestici scegliendo quelli ad alta efficienza energetica (classe A+++), possiamo sostituire le lampadine con quelle a basso consumo, e soprattutto possiamo evitare il più possibile gli sprechi, ad esempio non lasciando gli elettrodomestici in standby. Ridurre i consumi è importante, ma non basta: per risparmiare di più possiamo sfruttare le diverse fasce orarie per l’elettricità, in modo tale che il costo dell’energia vada di pari passo con le nostre effettive abitudini di consumo. Vediamo come.

Fasce orarie luce: cosa sono

L’ARERA (l’Autorità di Regolazione Energia, Reti e Ambiente) ha suddiviso nell’arco della giornata, tre diverse fasce orarie per l’energia elettrica, differenziate in base al costo effettivo della produzione elettrica in quella fascia oraria. A ogni fascia oraria, quindi, è associato un differente prezzo per i consumatori.

La scelta di creare queste tre fasce orarie energetiche ha come finalità la messa in pratica di comportamenti virtuosi e sostenibili da parte di cittadini e consumatori: in un’ottica di riduzione degli sprechi, consumi intelligenti e tagliati sul proprio stile di vita, sfruttare le fasce orarie della luce può fare la differenza.

Fasce orarie energia: come si dividono

F1, F2 e F3 sono le fasce orarie in cui si suddivide la fornitura di energia elettrica. A queste si aggiunge la fascia F23, che non è altro che l’accorpamento delle fasce F2 e F3. Come abbiamo anticipato, la suddivisione rispecchia precisi orari della giornata e giorni della settimana e riflette i prezzi di produzione dell’energia.

Durante i giorni feriali in orario lavorativo c’è una richiesta maggiore di energia elettrica, e di conseguenza maggiore sarà il costo di produzione e il prezzo finale per i consumatori. Quando la richiesta è più bassa, come nelle ore serali e durante il fine settimana, il prezzo invece diminuisce. I diversi operatori energetici possono decidere di modulare le loro offerte secondo fasce monorarie, biorarie o triorarie. Ecco come si dividono le fasce orarie dell’elettricità:

  • F1: dalle 8.00 alle 19.00, dal lunedì al venerdì;
  • F2: dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00 dal lunedì al venerdì, sabato dalle 7.00 alle 23.00;
  • F3: dalle 24.00 alle 7.00 e dalle 23.00 alle 24.00 da lunedì a sabato,  tutto il giorno la domenica e festivi.
  • F23: questa fascia, che non è altro che l’unione della F2 e della F3, va dalle 19.00 alle 8.00 di tutti i giorni feriali, tutto il giorno durante fine settimana e festivi.

Differenze tra fascia monoraria e bioraria

In E.ON proponiamo una suddivisione delle tariffe tra fascia monoraria e fascia bioraria. Nella tariffa monoraria il costo dell’energia rimane invariato tutti i giorni a tutte le ore. Nella tariffa bioraria abbiamo diviso il costo dell’energia in due fasce: F1 e F23. Ecco cosa significano:

  • tariffa monoraria: la tariffa dell’energia elettrica è la stessa per tutte le ore del giorno e nei giorni della settimana.
  • tariffa bioraria: la tariffa dell’energia è differenziata in base a due fasce orarie. Durante la F1 (dalle 8.00 alle 19.00 dei giorni della settimana) il prezzo sarà più alto, mentre durante la F23 (dalle 19.00 alle 8.00 nei giorni feriali, tutto il giorno durante weekend e festivi) il prezzo sarà più basso. Per chi ha sottoscritto una tariffa bioraria,  dunque, gli orari più convenienti in cui usare l’elettricità saranno nella fascia F23. 

Come sono cambiati i consumi di energia durante il lockdown

In E.ON ci teniamo a fornire le soluzioni più adatte alle esigenze dei nostri clienti. Per farlo, cerchiamo di capire quali sono le effettive abitudini di consumo e come cambiano nel tempo, anche in conseguenza ad eventi esterni importanti, come la pandemia Covid-19: ci siamo chiesti quali potessero essere gli effetti del lockdown sul consumo di elettricità, e abbiamo condotto un’indagine per scoprirlo. 

Abbiamo analizzato i dati di consumo elettrico della nostra base clienti per fasce (F1 e F23) da settembre 2019 fino a oggi, facendo un confronto tra tre periodi di tempo: il periodo precedente al lockdown (settembre 2019 – febbraio 2020), il periodo di lockdown nazionale (marzo – maggio 2020) e il post lockdown (giugno – settembre 2020).

L’analisi dei consumi ha dimostrato che il 40% degli utenti esaminati presenta consumi più elevati in fascia F23, sia prima che durante e dopo il lockdown. Il 2% è passato da abitudini di un consumo maggiore nella fascia F23, a consumi maggiori durante la fase F1 durante il lockdown e ha mantenuto queste nuove abitudini anche dopo, mentre solo l’1% è passato da abitudini più “mono orarie” a quelle “biorarie”. In generale, solo l’1% dei consumatori ha cambiato le proprie abitudini durante il lockdown, per tornare poi a quelle “normali” finita la situazione straordinaria. 

Cosa emerge da questi dati? Possiamo ricavare due spunti:

– nonostante il forte impatto della pandemia, il lockdown non ha determinato cambiamenti consistenti dal punto di vista dei consumi (al netto di un aumento generale dovuto al fatto che siamo stati tutti più presenti in casa). Ciò significa che difficilmente modifichiamo il nostro stile di vita e le nostre abitudini di consumo, anche in presenza di eventi esterni importanti come le misure contenitive della pandemia Covid-19.

– una larga fetta di utenti ha un contratto con fascia monoraria, nonostante il comportamento dei consumi sia, di fatto, concentrato nelle ore serali. Questo significa che a fronte di un comportamento di consumo da “fascia bioraria”, non solo nella normale routine ma anche durante e dopo il lockdown, molti consumatori ancora non hanno deciso di sfruttare una tariffa energetica più conveniente e sostenibile

Fascia monoraria o bioraria: quale scegliere?

La risposta corretta a questa domanda, dunque, è: dipende dalle abitudini di consumo. E’ molto importante, quando scegliamo la nostra tariffa energetica, porci le giuste domande e stare attenti a qual è il nostro stile di vita e la nostra routine. Se nelle nostre abitudini privilegiamo un consumo serale o nei weekend, soprattutto nell’uso degli elettrodomestici più energivori, allora dovremmo adattare la nostra offerta energetica in modo da poter sfruttare le fascia bioraria. Se, al contrario, tendiamo ad utilizzare maggiormente luce ed elettrodomestici durante i giorni feriali, sarà meglio orientarsi verso una tariffa monoraria.

È proprio questo il primo passo per risparmiare e avere uno stile di vita sostenibile: comprendere quali sono le nostre abitudini e agire di conseguenza. Conoscendo il nostro comportamento possiamo capire come ridurre gli sprechi e scegliere delle tariffe energetiche convenienti e sostenibili.

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