Motore elettrico o diesel e benzina: quale scegliere per la propria automobile?

Per capire se scegliere un motore elettrico o uno diesel o benzina per la propria automobile è importante conoscere le principali differenze che esistono fra queste due tipologie di vetture

Il settore delle automobili sta vivendo un importante momento di transizione: può sorgere quindi spontaneo chiedersi se sia più conveniente acquistare una vettura con motore elettrico oppure una a diesel o benzina. Queste due tipologie di veicoli presentano numerose differenze, che è bene conoscere per riuscire a fare una scelta ragionata e in base alle proprie reali esigenze. Come orientarsi quindi nella scelta di un’auto elettrica o una diesel o benzina?

Auto elettrica e auto diesel o benzina, quali sono le principali differenze?

Uno dei primi elementi di interesse quando si valuta se acquistare un’automobile con motore elettrico è il prezzo. Quest’ultimo risulta essere a oggi ancora abbastanza elevato per i veicoli elettrici, soprattutto per via del costo delle batterie. Allo stesso modo, le automobili con motore diesel presentano prezzi superiori rispetto a quelli delle vetture a benzina, perché i motori diesel sono più elaborati. Il motore elettrico è poi conosciuto per avere livelli minimi o quasi nulli di inquinamento, a favore quindi di un tentativo di ridurre le emissioni di CO2 incentivando la diffusione della mobilità sostenibile. Un motore diesel o benzina risulta essere, al contrario, altamente inquinante.

Per quanto riguarda le prestazioni invece, i veicoli elettrici offrono un motore scattante, grazie al fatto che la potenza passa direttamente dall’acceleratore alle ruote, senza necessità di reazioni chimiche interne. A differenza di un’automobile tradizionale poi, la batteria di una vettura elettrica trasmette il 90% dell’energia incamerata alle ruote, con una dispersione di solo il 10%: questo rapporto, per un’automobile a carburante, scende fra il 25 e il 40%. Il motore elettrico risulta poi essere più efficiente del 36% rispetto a un motore tradizionale.

consumi dei veicoli elettrici rappresentano poi un altro vantaggio. Per calcolare i consumi di un motore elettrico, basta fare il rapporto fra l’energia utilizzata per chilometro e la capacità della batteria. A seconda del peso e delle prestazioni, una vettura elettrica può consumare tra i 10 e i 21 kWh di energia per 100 chilometri di percorrenza. I costi di manutenzione sono una variabile che accomuna il motore tradizionale a quello elettrico: entrambi infatti arrivano a costituire delle cifre elevate, l’uno per via dei numerosi componenti e dell’inquinamento del motore, l’altro a causa delle innovative tecnologie elettriche.

Auto elettrica o motore tradizionale: fare rifornimento

La rete di rifornimento è un punto che, ad oggi, va ancora a vantaggio dell’automobile tradizionale. Le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici non sono ancora diffuse tanto quanto i distributori di gasolio. Su questo aspetto però è costante l’impegno di realtà come la nostra: in Europa abbiamo già installato oltre 4.000 colonnine di ricarica, ed è previsto un progetto di connessione di ricarica elettrica “ultra veloce” che attraverserà 7 Paesi, dalla Norvegia all’Italia, e vedrà l’installazione di 180 colonnine di ricarica nella prima fase.

La libertà di circolazione è un altro elemento di differenziazione importante per le auto elettriche e a diesel. Queste ultime hanno subito, infatti, recenti e numerose restrizioni per quanto riguarda la circolazione, mentre i veicoli elettrici possono girare ovunque, anche nei centri storici e nelle zone a traffico limitato. Un ultimo elemento che indica la differenza fra auto elettriche e auto tradizionali è la tassazione. Mentre chi acquista un veicolo elettrico può usufruire di incentivi statali, le vetture a diesel o benzina hanno visto la diminuzione delle agevolazioni.

Auto elettrica e tradizionali, quali saranno gli scenari futuri?

Dal 1° gennaio 2019 verranno introdotti controlli sempre più rigidi per valutare le emissioni di CO2 delle automobili in particolare a diesel, anche per le vetture già in circolazione. A partire dal 2021 poi, scatterà l’obbligo di avere a bordo un dispositivo che servirà per monitorare il consumo di carburante. In base a questo scenario, secondo la società di consulenza AlixPartners entro il 2030 i veicoli elettrici potrebbero arrivare ai due terzi delle vendite, mentre le vetture diesel vedrebbero una riduzione del venduto dal 55% al 9%, seguite anche dalle auto a benzina che calerebbero dal 45% al 25%.

Secondo uno studio della Federazione Europea delle Organizzazioni per la Protezione dei Consumatori, conosciuta anche come BEUC, poi, entro il 2024 il costo annuo del settore dell’auto elettrica scenderà al livello delle vetture tradizionali.

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