I 17 Obiettivi di Sostenibilità: quali sono e perché sono importanti

L’assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha firmato, il 25 settembre del 2015, un patto relativo all’Agenda 2030: i 17 Obiettivi di Sostenibilità. Di cosa si tratta? Quali sono gli obiettivi? Come raggiungerli? Analizziamo meglio il documento e le sue proposte.

17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, il significato

A seguito degli Obiettivi di sviluppo del Millennio, in atto dal 2000 fino al 2015, l’ONU ha visto la necessità di proseguire su questa scia, ponendo tuttavia maggiore attenzione a una crescita sostenibile. Con questa espressione si intende uno sviluppo coerente per tutti i Paesi, che allevi le disuguaglianze e non pregiudichi il benessere delle generazioni future. Per tale ragione, a differenza degli Obiettivi di sviluppo del Millennio, quelli per la Sostenibilità sono universali.

Gli SDG (Sustainable Development Goals) sono 17, ma possono anche essere efficacemente riassunti con le cinque P:

  • Pianeta;
  • Persone;
  • Prosperità;
  • Pace;

I 17 Obiettivi di Sostenibilità dell’ONU sono suddivisi in traguardi: entro il 2030 ognuno dei 193 Paesi aderenti all’Organizzazione delle Nazioni Unite dovrà aver contribuito al raggiungimento dei 169 target. Analizziamo ora nel dettaglio quali sono le principali sfide che gli Stati stanno affrontando in questi anni per garantire uno sviluppo più sostenibile alle nuove generazioni.

1. Sconfiggere la povertà

Sono ancora troppe le persone che vivono in stato di povertà estrema, con meno di 1,25$ al giorno (più di 830 milioni nel 2014): l’obiettivo dell’Agenda 2030 è di eliminare del tutto questa condizione e di ridurre della metà la popolazione che vive in povertà, ed è una delle sfide più grandi da affrontare.

2. Sconfiggere la fame nel mondo

1 persona su 9 è denutrita, il 45% delle morti nei bambini sotto i 5 anni è dovuto alla malnutrizione e le stime indicano che entro il 2050 la popolazione mondiale aumenterà di altri 2 miliardi: come affrontare questo enorme problema? L’ONU si prefigge investimenti nell’agricoltura, protezione della biodiversità delle sementi, raddoppiamento del reddito e della produttività dei piccoli agricoltori delle aree più svantaggiate della Terra, sufficienza di cibo per tutti, in particolar modo ai bambini.

3. Salute e benessere

Sebbene in consistente diminuzione, sono ancora troppi i contagi da HIV, malaria e malattie tropicali: l’obiettivo è quello di annullarle entro il 2030. Parallelamente, l’ONU intende dimezzare le morti per incidenti stradali, rafforzare l’accesso universale alle cure prenatali (ora all’83% nei Paesi in via di sviluppo) per ridurre la mortalità materna fino a 70 decessi ogni 100.000 bambini nati vivi. Tutto questo, naturalmente prevedendo al contempo fondi per la ricerca, specialmente per la messa a punto di nuovi vaccini.

4. Istruzione di qualità

Garantire un’istruzione di base e diminuire drasticamente la disparità di genere nell’istruzione è uno dei punti dello sviluppo sostenibile previsti per il 2030: per raggiungere questo obiettivo, è necessario fornire più borse di studio per gli studenti provenienti da aree disagiate, potenziare le strutture scolastiche e investire su insegnanti con competenze specifiche.

5. Parità di genere

L’ONU si impegna per garantire la parità di genere nell’ambito dell’istruzione, della vita politica e del lavoro, oltre che a fermare le mutilazioni genitali femminili, le violenze, i matrimoni combinati e quelli che coinvolgono le bambine.

6. Acqua pulita e servizi igienico-sanitari

Ancora oggi, 1000 bambini muoiono ogni giorno per complicazioni dovute alla scarsa igiene. Deve essere un impegno comune quello di dimezzare le acque reflue non trattate, eliminare la defecazione all’aperto, garantire a tutti l’accesso all’acqua potabile e libera di escrementi e scorie. Solo così si potrà contrastare l’aumento previsto della scarsità d’acqua, che ora riguarda il 40% delle persone nel mondo.

7. Energia pulita e accessibile

La metà della popolazione globale dipende da energia da combustibile fossile e il 60% delle emissioni è dovuto alla produzione di essa. L’agenda 2030 prevede un radicale cambio di rotta e impone agli Stati di cooperare per la ricerca in ottica di energia rinnovabile, di raddoppiare l’efficienza energetica e di aumentare l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili.

8. Lavoro dignitoso e crescita economica

La disoccupazione è cresciuta nell’ultimo decennio ed è importante favorire politiche economiche che agevolino un lavoro stabile e sicuro, un turismo più responsabile e sostenibile, una forza lavoro giovane e competente. Da sconfiggere nella sua totalità, invece, i lavori forzati, la tratta di essere umani e lo sfruttamento minorile.

9. Imprese, innovazione e infrastrutture

Per ottenere un livello di produttività maggiore ma con minor impatto ambientale, è importante mettere le piccole e medie imprese in contatto con i servizi finanziari, fornire infrastrutture più solide, una valida connessione ad Internet anche nelle zone meno sviluppate e investire nella ricerca e nella tecnologia accessibile a tutti.

10. Ridurre le disuguaglianze

Con la disparità di reddito che aumenta invece di diminuire e in una situazione in cui la ricchezza sembra essere distribuita in maniera sempre meno omogenea, c’è l’urgenza di intervenire subito. Le politiche sociali giocano un ruolo cruciale per l’Agenda 2030, che punta ad aumentare del 40% il reddito della fascia di popolazione maggiormente in difficoltà.

11. Città e comunità sostenibili

Considerando che nei prossimi decenni nei Paesi attualmente in via di sviluppo centinaia di milioni di persone si trasferiranno in città, è il momento di ripensare le zone urbane in ottica sostenibile prima che si giunga al collasso. Entro il 2030 andranno incentivati mezzi di trasporto più green ed economici, garantiti degli alloggi sicuri per tutti, ampliati gli spazi verdi urbani, incentivata un’urbanizzazione inclusiva e abolite le baraccopoli.

12. Consumo e produzione responsabili

Dimezzare lo spreco alimentare e lo spreco di acqua, ridurre le emissioni di Co2 e i rifiuti, sfruttare meglio le risorse idriche e naturali per l’approvvigionamento di energia, rendere l’acqua potabile accessibile a tutti sono solo alcune delle sfide da affrontare entro il prossimo decennio.

13. Lotta contro il cambiamento climatico

La lotta al riscaldamento globale e delle acque parte da noi, per tale motivo tra i principali traguardi dell’Obiettivo di Sostenibilità n. 13 vi è quello di sensibilizzare istituzioni, imprese ma anche l’opinione pubblica sull’argomento. Per tale ragione, ciascun Paese aderente all’ONU si impegna a finanziare la lotta al cambiamento climatico per un totale annuo di 100 miliardi. Noi ci impegniamo ad allineare la nostra strategia aziendale a questo obiettivo, per esempio ci siamo prefissati l’obiettivo di rendere tutte le strutture e gli uffici E.ON neutri dal punto di vista del carbonio entro il 2030 e sosteniamo attività e progetti in collaborazione con Legambiente, come E.ON Energy4Blue “Spiagge e Fondali Puliti” che ha contribuito alla pulizia delle spiagge, o il progetto di rimboschimento Boschi E.ON.

14. La vita sott’acqua

Preservare la biodiversità marina è fondamentale per la nostra alimentazione e per l’economia dei Paesi in via di sviluppo, senza contare che gli oceani contribuiscono ad attenuare del 30% le emissioni di Co2. A tal fine, l’ONU intende “prevenire e ridurre” l’inquinamento e l’acidificazione dei mari, proteggere il 10% delle aree marine, combattere la pesca illegale e regolamentare in ottica di sostenibilità quella lecita.

15. La vita sulla terra

Non solo le acque vengono colpite dall’azione dell’uomo: oltre la metà dei terreni agricoli è deteriorato, la biodiversità delle foreste è a rischio, le specie in via di estinzione sono oltre il 20% del totale. I Paesi dell’ONU si impegnano a combattere questi fenomeni oltre al bracconaggio e a promuovere politiche di ecosostenibilità per la gestione di terreni agricoli e foreste.

16. Pace, giustizia e istituzioni solide

I conflitti, la corruzione di magistrati e poliziotti, l’evasione fiscale minacciano il raggiungimento dei 17 obiettivi di sostenibilità. Per tale motivo vale la pena combattere questi reati e promuovere uno stato di diritto.

17. Partnership per gli obiettivi

I Paesi industrializzati hanno il dovere di supportare, anche economicamente, quelli in via di sviluppo, di aiutare quest’ultimi a rafforzare le tecnologie e le esportazioni, così da rendere più equi gli scambi tra le parti e aiutarsi vicendevolmente.

Ognuno può agire, nel suo piccolo, al raggiungimento di questi importanti obiettivi. Abbiamo solo altri 10 anni perché questi diventino realtà. Se siete interessati e volete rimanere aggiornati sul tema, continuate a seguire nostri articoli dedicati.

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