Consumi degli elettrodomestici, come gestirli per risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica?

Conoscere i consumi degli elettrodomestici della propria abitazione è importante per poter risparmiare sull’utilizzo dell’energia e ridurre i costi della bolletta

Il risparmio energetico della propria abitazione dipende in gran parte dagli apparecchi elettrici, soprattutto in base alla frequenza di utilizzo e alle fasce orarie in cui vengono messi in funzione. Le apparecchiature domestiche di vecchia generazione, poi, non solo aumentano notevolmente i costi della bolletta dell’energia elettrica ma provocano spesso un utilizzo improprio dell’energia, con un conseguente spreco e inquinamento ambientale. Ecco alcuni dati sulla quantità di elettricità consumata dagli elettrodomestici di casa e dei suggerimenti per capire come alleviare il costo dell’energia elettrica.

Consumo elettrodomestici, le variabili che influenzano la bolletta dell’energia elettrica

Uno dei primi elementi a cui bisogna fare attenzione quando si acquista un elettrodomestico è l’etichetta. Nel 1992 una direttiva dell’Unione Europea ha creato l’etichetta energetica, ovvero una scala di classificazione delle apparecchiature elettriche domestiche pensata per aiutare i consumatori nella comparazione dei prodotti. Gli elettrodomestici vengono quindi classificati sulla base dei consumi energetici con delle lettere che vanno dalla A alla G, dove la prima indica consumi ridotti, mentre la seconda un elevato utilizzo di energia.

Questa etichetta energetica, entrata in vigore in Italia a partire dal 1998, è obbligatoria per i seguenti apparecchi elettrici:

  • frigoriferi e congelatori;
  • lavatrici;
  • lavastoviglie;
  • asciugatrici;
  • lampade e forni elettrici;
  • condizionatori d’aria;
  • caldaie;
  • impianti termici.

Con una direttiva del 2010 poi, l’Unione Europea ha introdotto tre nuove classi di efficienza energetica per i prodotti elettrici: la A+, la A++ e la A+++. Inoltre, sono stati aggiunti dei pittogrammi per rendere più chiara l’identificazione della classe energetica di appartenenza.

Altri fattori da non sottovalutare quando si parla del consumo degli elettrodomestici sono il numero di persone presenti nella famiglia, la superficie abitabile, la localizzazione geografica della casa e le abitudini personali legate al tempo che si trascorre nell’abitazione. Anche le fasce orarie di consumo sono una variabile da non sottovalutare nell’analisi dei costi dell’energia elettrica in bolletta: se si accendono gli elettrodomestici prevalentemente la sera, la mattina presto o nel fine settimana, si devono cercare offerte per la fascia bioraria, mentre chi consuma maggiormente durante il giorno dovrà affidarsi a soluzioni per tariffa monoraria.

Qual è il consumo degli elettrodomestici di casa?

Per quanto riguarda l’effettivo consumo degli elettrodomestici bisogna tenere in considerazione che la lava-asciuga è l’apparecchio elettrico più energivoro. Secondo i tecnici dell’Unione Europea, se si considera un prodotto da 6 kg di classe A, utilizzato per 220 lavaggi all’anno, questo arriverà a consumare 816 kWh, pesando sulla bolletta dell’energia elettrica con un costo di circa 163 euro all’anno. Anche la lavastoviglie è un elettrodomestico che consuma molta energia: se si utilizza un apparecchio da 13 coperti di classe A per una decina di volte alla settimana, verranno assorbiti circa 618 kWh all’anno.

Un frigorifero con congelatore da 300 litri di classe A, inciderà invece sui consumi per 344 kWh all’anno, con un costo per l’energia elettrica di meno di 69 euro. Fra gli elettrodomestici più utilizzati dalle famiglie, il forno invece permette un maggiore risparmio energetico rispetto ad altri apparecchi: un prodotto da 50 litri, sempre di classe A, se viene usato tre volte alla settimana arriverà a consumare 126 kWh all’anno.

Risparmio energetico, come fare per alleviare il costo dell’energia elettrica?

Per ottenere un reale risparmio energetico, e di conseguenza una riduzione in bolletta sul costo dell’energia, la prima cosa da fare è scegliere elettrodomestici di classe A+ o superiore. Quest’ultima aiuta infatti ad orientarsi sul consumo di kWh all’anno del prodotto selezionato, permettendo di compiere una scelta responsabile e ragionata. Il consiglio è poi, se possibile, di optare per apparecchi domestici con marchio Ecolabel, realizzati per rispettare l’ambiente.
È bene poi non lasciare in stand-by gli elettrodomestici quando non vengono utilizzati: i dispositivi in preaccensione costano in media oltre 50 euro all’anno per ogni famiglia.

Per prodotti come lavatrici e lavastoviglie, il suggerimento è di farle andare sempre a pieno carico, effettuando anche periodicamente una corretta manutenzione. Per quanto riguarda il forno è possibile risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica evitando di aprire lo sportello dell’elettrodomestico mentre è in funzione e mantenendolo pulito. Per scegliere il frigorifero infine, se la famiglia è composta da due o quattro persone la capacità consigliata è di 220-280 litri: ogni 100 litri in più i consumi aumentano di 80-90 kWh.

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