Un Pianeta blu da difendere

Gli oceani sono fondamentali nella regolazione del clima. Il 70% della superficie terrestre è ricoperto da distese oceaniche, che sono in grado di catturare circa il 25% della CO2 emessa ogni anno dalle attività umane. Senza considerare il ruolo delle grandi correnti, nastri trasportatori caldi e freddi in grado di influire sulle temperature dei continenti!

Siamo il Pianeta blu e difendere il mare significa difendere la nostra casa, la Terra. La notizia dell’accordo ONU sulla protezione dell’”alto mare”, le acque oltre le 200 miglia dalle coste, è da accogliere con grande soddisfazione. A livello internazionale, infatti, è così riconosciuta l’importanza degli oceani al di là del loro valore commerciale: sono veri e propri “organismi” da tutelare.

Perché è importante questo accordo? Il primo motivo è molto semplice: è un grande passo verso un Pianeta migliore. Il secondo è più profondo: è la conferma di come la consapevolezza ambientale possa produrre azioni sempre più incisive e grandi risultati.

Generazione Oceano per il Mediterraneo

L’effetto dei mari sull’equilibrio ambientale e sul clima è piuttosto evidente anche in aree geografiche più ristrette. Il nostro Mar Mediterraneo è un esempio di bacino ridotto, la cui influenza è notevole su tutti i paesi che vi si affacciano. Proprio il Mediterraneo è stato il protagonista, a Napoli, della terza edizione di Ocean&Climate Village, la mostra itinerante della Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) dell’UNESCO, responsabile della difesa degli oceani. Le diverse aree tematiche del percorso espositivo, dalla biodiversità all’impatto delle attività umane, hanno raccontato tutti cambiamenti del nostro mare e quello che possiamo fare per preservarne la ricchezza. Tra le tavole rotonde dedicate al rapporto tra ambiente, economia e società, particolare attenzione è stata dedicata al ruolo delle città costiere nella promozione di una nuova economia, rispettosa degli equilibri degli ecosistemi marini.

All’evento abbiamo partecipato anche noi di E.ON, dal 2020 partner di IOC-UNESCO nell’ambito delle iniziative per il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030). Le parole di Frank Meyer, CEO di E.ON Italia, chiariscono nel migliore dei modi l’impegno per la tutela degli ecosistemi marini e per mitigare i cambiamenti climatici: “La partnership con IOC-Unesco è per noi motivo di grande orgoglio perché rende concreto ed evidente il valore delle collaborazioni tra aziende e istituzioni a favore delle comunità e dei territori. Il nostro impegno per la salute del Pianeta e degli ecosistemi marini contribuisce a realizzare la nostra missione per rendere l’Italia più verde. Abbiamo l’ambizione di creare un movimento attivo e partecipativo per diffondere buone pratiche e consapevolezza in tutto il Paese e dare vita ad uno sviluppo veramente sostenibile, a livello economico, sociale e ambientale a vantaggio delle generazioni future”.

Consapevolezza, trasformazione, azione, cambiamento: sono questi i passaggi fondamentali per uno sviluppo equilibrato. Per ottenere risultati concreti abbiamo a disposizione due grandi strategie con un unico denominatore: il coinvolgimento. Da una parte potenziare sempre più la cooperazione e la collaborazione tra imprese, amministrazioni e comunità. Dall’altra appassionare le generazioni attuali e future a temi cruciali, come l’attenzione al nostro impatto ambientale e il percorso verso un futuro più Carbon Neutral. Non è un caso se tra i propositi della commissione oceanografica dell’UNESCO ci sia la creazione di una generazione più consapevole. Lo conferma Francesca Santoro, Senior Programme Officer della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO, partner di E.ON all’interno di Energy4Blue, “Uno degli obiettivi più importanti del Decennio del Mare è quello di creare una Generazione Oceano che conosca veramente l’oceano e sia emotivamente connessa ad esso”.


 

Dalle comunità a un grande movimento, con Energy4Blue

Dal 2019 in E.ON la risposta più concreta alla tutela dei mari ha un nome: Energy4Blue, il progetto per la protezione delle coste, dei fondali e per la difesa del tesoro più grande che abbiamo, la biodiversità del Mediterraneo. Vi trovano spazio diverse iniziative, tra cui quelle presentate all’Ocean&Climate Village di Napoli: Save the Wave, per la piantumazione della Posidonia oceanica, capace di catturare grandi quantità di CO2 e produrre ossigeno, e la collaborazione con Filicudi Wildlife Conservation, associazione impegnata nella salvaguardia e monitoraggio delle specie marine, soprattutto tartarughe e cetacei nell’area delle Isole Eolie.

Ed è proprio il coinvolgimento a caratterizzare tutti nostri progetti. La cooperazione con le istituzioni è decisiva per la condivisione di conoscenze e risorse e per promuovere l’innovazione e lo sviluppo di tecnologie sostenibili. Così come l’educazione e la partecipazione dei ragazzi sono altrettanto importanti, per il loro impegno diretto e per includere le famiglie e le comunità locali, ampliando la base di chi vuole fare la differenza per il nostro Pianeta. Partendo dal proprio territorio.

Il futuro dell’ambiente dipende dalla capacità di fare rete, creando un movimento forte, consapevole, che si impegni a livello locale e abbia una visione sempre più globale. Scarica l’App E.ON, unisciti a noi e a tutte le comunità che vogliono rendere il mare più blu e l’Italia più verde!

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