Il cambiamento climatico riscrive il calendario?

Da diversi anni sembra che si stia avverando la profezia delle mezze stagioni: stanno scomparendo. Autunno e primavera resistono sui calendari e nelle battute delle persone. Le due stagioni di transizione, per molti i periodi più belli dell’anno, sembrano in difficoltà, schiacciate dal gran caldo e dal moderato freddo. Ma è davvero così? La risposta è “nì”! In realtà la stagione destinata a essere la più penalizzata è l’inverno, a vantaggio soprattutto dell’estate.

In futuro potremmo avere una lunghissima estate di quasi sei mesi e una breve finestra invernale di poco più di un mese. Per il resto l’autunno sarebbe più corto, circa un paio di mesi, e la primavera rimarrebbe quasi invariata. Quindi non è esatto dire che le mezze stagioni sono destinate a sparire; semmai avremmo un’estate “mangiatutto”!

La futura lunghezza delle stagioni è strettamente legata ai cambiamenti climatici in atto. Se da un lato dobbiamo imparare a convivere con i mutamenti, dall’altro la nuova realtà va affrontata con una forte consapevolezza: possiamo fare ancora molto per un futuro più Carbon Neutral e vivibile. Ce lo dice anche il Sesto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici dell’IPCC, il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, uscito proprio in occasione dell’inizio della primavera.

In sintesi, la temperatura sul Pianeta è aumentata di 1,1 °C dall’era preindustriale, e dobbiamo agire subito per contenere il riscaldamento e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. C’è però una buona notizia: anche la comunità scientifica è convinta che comprendere al meglio i nostri comportamenti, e le loro conseguenze, possa aiutarci a fare scelte più consapevoli.

Combattere il cambiamento climatico col cambiamento delle abitudini

Possiamo scegliere di essere protagonisti, nel nostro quotidiano, di un grande cambiamento di abitudini e culturale. Dalla consapevolezza nascono infatti le azioni più efficaci per combattere il cambiamento climatico e costruire un futuro sostenibile. Iniziamo allora dal mondo che ci circonda, dall’ambiente più vicino, che in molti casi è quello urbano. Le città sono diventate grandi isole di calore, per la densità di popolazione, i sistemi di climatizzazione, la mobilità finora incentrata sui combustibili fossili, il cemento e l’asfalto. Eppure per gli stessi motivi offrono tante opportunità per azioni mirate di grande utilità.

L’impatto dei centri abitati più piccoli, non solo delle metropoli, può essere ridotto con programmi di rigenerazione urbana che mettano al centro le aree verdi e le fonti rinnovabili. Allo stesso tempo possiamo migliorare l’efficienza energetica degli edifici sia contro il freddo che, soprattutto, in previsione di estati lunghissime, caratterizzate da ondate di calore ravvicinate e intense. I condizionatori, ad esempio, saranno sempre più utilizzati nelle nostre case; ricordiamoci che un loro uso razionale è possibile, facendo attenzione agli sprechi e adottando piccoli accorgimenti.

Scegliere poi una mobilità green, con auto elettriche, bici, scooter elettrici e monopattini ha un grande impatto positivo per diversi aspetti. Al taglio delle emissioni di gas serra va infatti aggiunto il miglioramento della qualità dell’aria, grazie alla riduzione di sostanze inquinanti come, ad esempio, il piombo, normalmente emesso dagli motori a combustione. Non sottovalutiamo inoltre i vantaggi della diffusione delle biciclette, che favoriscono uno stile di vita più attivo e la riduzione del traffico veicolare, con tempi di spostamento più veloci. Infine la mobilità green può contribuire a promuovere la tecnologia nelle città del futuro, con soluzioni per l’efficienza e la ricarica sempre più innovative.

Anche le nostre scelte alimentari potranno essere rilevanti, sia in chiave di adattamento a un clima differente che come strumenti per contenere il riscaldamento. Consumare più cibo a km 0 può contribuire a ridurre le emissioni di CO2 e a diffondere una cultura alimentare più sostenibile, perché legata alla stagionalità e ai suoi mutamenti. Altrettanto importante sarà la consapevolezza dell’impatto ambientale del packaging dei prodotti; abbandonare il consumo di plastica monouso è un contributo concreto, immediato, possibile.

Un’Italia più verde per il clima del futuro

Un programma ampio che assicuri a tutti un futuro più sostenibile passa attraverso tante strategie: adattamento ai cambiamenti climatici, contenimento del riscaldamento globale, mitigazione delle conseguenze degli eventi climatici estremi, taglio delle emissioni di gas serra. Anche noi però, come abbiamo visto, nel quotidiano possiamo contribuire a rinforzare queste strategie, con le nostre scelte e le nostre azioni.

Consapevolezza e concretezza sono i criteri che stanno dietro la crescita del nostro movimento. Sappiamo che possiamo fare ancora molto per il Pianeta, cominciando dagli ecosistemi a noi più vicini, come gli spazi verdi urbani, i parchi, il Mar Mediterraneo, e contribuendo all’educazione delle nuove generazioni. Scarica l’App, scopri le nostre iniziative per rendere l’Italia più verde e come dai piccoli gesti di ogni giorno possiamo costruire i grandi cambiamenti!

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